LA FINESTRELLA DI VIA PIELLA e UN FUORI MENÙ

Bologna non è solo una vecchia signora dai fianchi larghi di Gucciniana memoria, è anche una città dove si vive, ognuno nel suo come suol dirsi. Ma a differenza di una Milano o di Roma, le cose si sanno, magari di sguincio ma si sanno. Filippo Venturi, oste e scrittore, la sua città la ama tanto e ce la racconta attraverso le disavventure del “povero” Zucchini – nomen omen – orgoglioso oste a sua volta, che si trova coinvolto, sempre suo malgrado, in fatti di sangue. Non vi racconto niente perché Venturi ha già ampiamente dimostrato di saper scrivere un giallo, ma mi piace sottolineare che ha trovato il modo di ricordare, integrandolo perfettamente, un fatto di cronaca di molti anni fa, di cui ho memoria ma non perché venga mai ricordato, che ha lasciato una ferita profonda alla città. Non so, trovo che l’aver voluto riportare alla memoria quel fatto brutto, il ricordare le vittime, sia un di più che dimostra la sensibilità dell’autore. Il tutto, attenzione, senza far mancare nemmeno un pizzico dell’ironia che gli è propria con la conseguente leggerezza e divertimento che caratterizzano tutti i suoi romanzi. Non mi spingo a dire che una volta letto un romanzo poi non puoi più fare a meno del personaggio, o che aspetti con ansia il prossimo, non riesco a far la leccaculo e Venturi mi perdonerà, però quando viene annunciata l’uscita di un nuovo libro, mi fa piacere e nel giro di poco lo leggo, fra l’altro a oggi, restando sempre soddisfatta e mai delusa. Su Repubblica, il nostro oste, quello che scrive, non Zucchini, (anche se…) tiene una rubrica in cui recensice i clienti e a me sta cosa, diverte un sacco. Non so se ho reso quel che volevo dire, ma se l’ho messo nei consigli di lettura, evidentemente prima o poi, ammesso che non lo abbiate già fatto, dovrete risolvervi a leggerlo.

E ADESSO QUALCOSA DI COMPLETAMENTE DIVERSO

Ci sono molti, moltissimi modi di rilassarsi, di ricercare il benessere e l’equilibrio, ognuno cerca il suo, io quando c’è di mezzo la musica, ogni genere di musica, tendo a pensare che funzioni, ecco perché fra i tanti consigli prettamente letterari, ci trovate questo, che non è un romanzo ma neanche un manuale. Lo chiamerei un accompagnamento nella ricerca, un insieme di suggerimenti per trovare quell’equilibrio sano di cui dicevo in apertura. Elena bresciani, cantante lirica e vocal coach, ci accompagna alla scoperta del canto curativo. Un insieme complesso di discipline della voce della musica e della filosofia che tente a procurare un benessere interiore totale. All’interno del libro, un QR Code, pemetterà l’ascolto delle improvvisazioni che hanno poi dato vita all’album Vibralchimie Vol.1, con 12 campane tibetane e di cristallo accompagnate dalla chitarra di Renato Caruso, che adatta lo strumento al suono delle campane. Provarci, immergendosi in qualcosa di nuovo, mi sembra un buon consiglio, anche se come ho titolato, è un po’ fuori menù.

COSE BELLE IN ARRIVO

L’8 marzo, in concomitanza alla festa della donna, uscirà per Rizzoli Lizard, SHE’S A WOMAN – “Storie di coraggio, orgoglio, amore e (dis)onore di 33 regine della musica” di Enzo Guaitamacchi, laureato in economia in realtà ha dedicato tutta la vita alla musica, a 360°, ha scritto libri ha prodotto e scritto dischi, oltre a fare il direttore artistico, insomma diciamo (per chi non lo conoscesse) è uno che i titoli per parlare e scrivere di musica li ha. 33 voci che hanno, ognuna a modo suo, cambiato la storia della musica. Alla prefazione di Gianna Nannini, seguono le vite, musicali e personali con aneddoti racconti e particolari, che forse non tutti conoscono. Le ha idealmente divise in 5 sezioni rappresentate da quello che è stato il fil rouge del loro lavoro. Ecco allora Il Coraggio e l’emancipazione, l’impegno politico, l’amore e il sesso, le violenze e i soprusi e l’orgoglio culturale. Alcuni dei nomi, tanto per capire di cosa parliamo: Joni Mitchell Patti Smith Noa Miriam Makeba, Etta James Nina Simone. Corredato da splendide foto e per ogni protagonista, da 2 QRcode che portano alle canzoni per avere un’esperienza completa. Un libro da non perdere per chi ama la musica, sia per la varietà dei personaggi che per l’accuratezza dei racconti (scremati da bufale e leggende metropolitane), ma anche da chi si limita ad ascoltarla, perchè la musica è vita e non la si conosce mai abbastanza. Qui per il preorder https://www.rizzolilibri.it/libri/shes-a-woman/. Per chi lo volesse, l’8 marzo alle 18, in Sala Lab alla Triennale, l’auore ne parlerà con Andrea Mirò e Brunella Moschetti, moderati da Federica Lodi (ingresso libero fino a esaurimento posti).

il 20 febbraio, per Einaudi Stile Libero, torna anche l’avvovato Guerrieri. Ne L’orizzonte della notte per la prima volta, dopo aver assistito alla liturgia dell’uscira di corte presidente avvocati pubblico, decide di attendendere la sentenza senza uscire. Nota tante piccole cose che durante il processo, non si vedono, sfuggono all’attenzione. Una scritta incisa sul legno di un banco, il colore sbiadito e incerto delle pareti, sono particolari che lasciano alla mente il tempo di spaziare e i pensieri come le ciliege o le perle di una collana si susseguono legandosi uno all’altro. La naturale introversione di Guerrieri, lo portano a un’ autoanalisi a rivedere mentalmente tutto, a fare i conti ancora una volta, con i pugni presi e quelli dati.

Due giorni dopo, il 22, in librera trovate il nuovo romanzo firmato da Pierluigi Porazzi e Claudio Chiaverotti, un noir con sorpresa, una sfida per i lettori confezionata con la solita maestria e se mi posso permetere, un pizzichino di bastardaggine. Protagonista de Il re delle fate d’autunno, in libreria per Mursia, è una profiler spedita per “punizione” da Torino alla questura di Udine, si trova ad indagare sull’omicidio di una ragazzina, lasciata nuda nella posizione dell’uomo vitruviano, sulla piazza di un minuscolo paese (immaginario), dove tutto sembra ruotare intorno al “mostro” la fabbrica che come accade nella realtà, garantisce la vita ma forse anche la morte.La “bastardaggine” non ve la svelo, ma per chi ama il thriller, fidatevi che vale la pena scoprirla.