SETTIMANA DI RINCORSA

Allora, qui i consigli da dispensare sono tanti, quindi faccio un raggrupamento, tanto voi siete bravi e prendete nota. Poi oh, le pagine restano qui, mica scappano.                                  Partiamo con una segnalazione un po’ generica, nel senso che vado proprio sulla Casa Editrice. La CE Le Assassine la conoscete, vi ho già parlato dei libri che pubblica ma vi faccio un ripasso, che qualcosa da mettere sotto l’albero qui lo trovate.                                   Siete convinti che le donne hanno una marcia in più? Bene, qui son donne tutte. Chi sceglie chi traduce chi scrive, le collane sono diversificate e vi portano a spasso nel tempo e nello spazio.                       Ci sono i vintage, per chi ama quella bella scrittura un po’ retrò, dove non c’erano cellulari esami del dna e telecamere di sicurezza, solo vecchia sana intuizione e deduzione, conoscenza della natura umana direbbe la zia Agatha. Quelli che ho letto finora, per me che amo Anne Perry, giusto per fare un esempio, non mi hanno delusa, anzi, chapeau per la ricerca.         Poi trovate le autrici straniere, e mica le solite amercane inglesi, no.     Qui si cercano e si trovano autrici che scrivono dai e dei loro paesi, Africa Tuchia paesi dell’Est, posti poco frequentati in cui la condizione femminile è un problema vero, ma da dove escono voci sorprendenti.             E capite bene che in questo particolare momento storico, non è poco. I titoli sono tanti, e garantico che se vi fate un giro sul sito (che è anche molto carino esteticamente) qualcosa che fa al caso vostro lo trovate.

Poi passiamo ai classicissimi libri blu, sto parlando di Sellerio ovviamente, qua i titoli/nomi li faccio, perché il catalogo è talmente ricco che è meglio andare sul conosciuto. Per i regali almeno, in realtà è bello anche lasciarsi sorprendere. Sono già usciti da qualche mese, ma a noi (plurale majetatis) ci piace prenderla con calma.                                 Avete presente Gianpaolo Simi? Ecco, si è inventato un personaggio seriale, Dario Corbo, i romanzi sono 4 e al link trovate l’ordine cronologico.      Per un regalo davvero speciale, io li metterei sotto l’albero tutti 4, ma anche solo il primo con suggerimento di non fermarsi.             Sempre Simi,ha sfornato uno stand alone che io ho adorato.Si intitola Sarà assente l’autore, un feroce e divertente ritratto del mondo editoriale, dei meccanismi più o meno (più più) perversi, tratteggiando personaggi perfetti. Ma belli belli belli. Ecco.

UNA REGATA MORTALE

Una regata mortale

Voglia di leggere qualcosa di fresco e scritto bene? Trovato. Direttamente dalla collana Vintage de Edizioni le Assassine, Una regata mortale. Fresco sì, nonostante l’autrice sia nata verso la fine del 1800, degna degnissima di essere accostata a zia Agatha, certo, un pochino meno imprevedibile chi sia l’omicida, ma decisamente scritto – e magistralmente tradotto – con brio e arguzia. Una critica neanche troppo velata a un certo tipo di nobiltà della campagna inglese di inizio secolo. Snob o meglio con i quarti di nobiltà ma senza pecunia – che credeva – di poter barattare l’entrata nei clan in cambio di soldi. La trama è un classico, Merle ricca plebea si innamora, sembra ricambiata, del giovane Leonard Holroyd. Conoscenza che è stata combinata da una vecchia conoscente di entrambe le famiglie e perfettamente a conoscenza delle esigenze deell’una e i desideri dell’altra. Purtroppo la giovane e generosa Merle capisce ben presto che la considerazione della sua nuova ( e unica famiglia) è solo per il suo partimonio e in cambio di averla fatta diventare una Lady, pretenderebbe di farla diventare qualcosa che da lei è lontanissimo. La situazione che Daria Lane, amica intima di Merle trova è decisamente sconcertante. La donna insiste perché lei si trasferisca nella suntuosa e antica dimora del marito che lei ha fatto ristrutturare, ha bisogno di sfogarsi di parlare e di un’alleata che la aiuti a tener testa a marito suocera e cugina, che inspiegabilmente vive con loro. Stanca di subire critiche e offese, nonostante sia sposata da relativamente poco, Merle si è infatuata, lei sostiene innamorata e ricambiata, di un politico che sta tentando di emergere tralasciando il fatto non indifferente, che le scalate politiche costano. Lei però ha deciso, vuole il divorzio e un nuovo matrimonio con Gideon Franklin che ovviamente beneficerebbe della ricchezza della donna al posto degli Holroyd. Ma qualcuno non è d’accordo al punto che la povera Merle viene uccisa. Questa la trama che come dicevo può sembrare non originalissima ma il ritratto che la Griffin fà dei personaggi e della piccola comunità in cui si muovono, gli indizi seminati qui e là, l’indagine che prende pieghe inaspettate, fanno scorrere le circa trecento pagine davvero leggermente e con la giusta dose di tensione, fino alla soluzione che ovviamente non è quella che ci si aspetta. Sono sempre indietro con le letture, ma ogni volta che Le Assassine mi propone qualcosa, che regolarmente rimane indietro (come tutto il resto), quando lo leggo poi, mi pento e mi dolgo di avere aspettato. Non imitatemi e leggetelo subito. Ah, per misurare se un libro mi è piaciuto, basta chiedersi se cercherò altri romanzi dell’autore – autrice in questo caso – e sì, nello specifico lo farò.

UN SALTO A CASA DELLE ASSASSINE

  • Della piccola casa editrice tutta femminile vi ho già parlato più volte, lo rifaccio segnalando qualche titolo perché                                                                                                
  • 1 –  i titoli che segnalo li ho letti e valgono sia il tempo che il denaro, li raggruppo in un articolo unico perché – come mi pare di aver già detto – il tempo è poco e i libri tanti.
  • 2 – anche questo l’ho già scritto ma repetita juvant, Tiziana Prina, fondatrice e cacciatrice di romanzi, ha un gran fiuto e in questi anni dove anche i romanzi  dei nomi più grossi, salvo pochissimi, fanno fatica a restare a galla, anche un gran coraggio, ha scelto di pubblicare solo autrici, andando a pescare nel passato con la collana Vintage e portando in Italia autrici da tutto il mondo, anche da quegli angoli che normalmente non colleghiamo, noi lettori normali, alla letteratura, le autrici di Oltreconfine. E se posso scrivere una piccola cattiveria, e mò vedemo chi me lo impedisce, delle tante difensore delle donne a oltranza che vedo sui social, non ne ho viste incoraggiare e sostenere una CE così particolare. Cià che passo ai libri

Crimini di prima classe Elizabeth Gill

Classe 1901 americana, racconta di un delitto avvenuto a bordo di una nave in viaggio dall’Inghilterra agli Stati Uniti. Già visto già letto? Sì, ma scritti molto dopo e ambientati nel passato, qui la scrittura è attuale (per l’epoca) e l’ambientazione abbastanza fresca e nuova.  L’indagine non è svolta da un poliziotto ma da un passeggero, le domande a partire dal perché una simpatica e bonaria signora sia stata uccisa, sono tante i moventi si moltiplicano e il tempo per assicurare alla giustizia un assassino prima che sbarchi nella Grande mela, si consuma velocemente.

Un colpevole in giuria

Ruth Sanborn

La signora qui invece è nata nell’800 addirittura, tre romanzi e un centinaio di racconti nel curriculum. Siamo in pieno proibizionismo (con tutto quel che ne consegue nei sotterranei) e alla sbarra c’è una donna accusata di aver ucciso l’amante. In giuria c’è la terribile e potente mrs Vanguard che tutti temono, quasi tutti, il perché lo scoprite dopo che qualcuno l’ha uccisa. Con subdole manovre ha tenato di influenzare i pochi innocentisti ma evidentemente qualcuno dei giurati non ha gradito. Il romanzo è una via di mezzo fra il delitto della camera chiusa e un resoconto coinvolgente dove i colpi di scena si susseguono con un ritmo insolito per l’epoca. Personaggi variegati e uno alla volta segreti – qualcuno di pulcinella – che vengono alla luce svelando insospettabili intrecci e moventi come se piovesse. Non posso che consigliarvelo. Buona lettura.