Gli idioti e la pandemia

Chiedo scusa ma oggi si va di veleno, come il mamba verde, o lo espello o muoio. Adesso se siete arrivai su questo articolo, fate i bravi e leggetelo, con attenzione, con molta attenzione, anche se è lungo. Non perché io sia diventata una virologa infettivologa medico economista o dio sa cos’altro, ma perché ringraziando Dio, ho ancora la lucidità per vedere la bolla dal di fuori, e francamente mi sembra ce ne sia un gran bisogno.
Allora, partiamo da una premessa: 1) non ho paura per me, non sono indispensabile per nessuno. A volte è brutto, altre, come in questi casi, è decisamente un sollievo, appena appena doloroso ma un sollievo. 2) ho delle persone che amo, come tutti credo, sono in pena per loro? Il giusto, confido che siano saggi abbastanza da tutelarsi al meglio, che la sorte sia clemente e nel caso non lo sia, che la loro salute sia abbastanza da superare indenni un eventuale attacco. Questo mi fa passare la paura? Certo che no, ma non ho molta scelta.
Dunque,fatta questa doverosa premessa, devo constatare che ahimè, anzi, ahivoi, continuate imperterriti a leggere solo determinate fonti, quelle a cui siete abituati, a credere di essere nel giusto, senza se e senza ma. Ho una notizia, non lo siete. O meglio lo è chi non pontifica, chi non crede a tutto, siano notizie catastrofiche o siano miracoli di questo o quel laboratorio.
La cosa è molto semplice, i virus i batteri gli organismi perniciosi,esistono esattamente da quando esiste l’uomo, anzi, a dirla tutta, l’uomo è arrivato un bel po’ dopo di loro. Unico scopo di questi organismi è riprodursi e vivere, siccome non hanno un cervello pensante, ma sono solo un mucchietto di dna, non fanno altro che aggrapparsi dove possono, dove trovano un ambiente confortevole e si installano per poter procedere alla loro riproduzione. Abbiamo modo di combatterli? Sì, quelli noti, nei confronti degli altri, tipo il covid19, abbiamo una sola e unica possibilità, evitare di fornire un ambiente adatto, rendere noi stessi un terreno infertile.
E qui arriviamo al punto 1 – l’isolamento, certo che sì, è il primo provvedimento da adottare, ma noi siamo animali sociali, l’isolamento non è nella nostra natura, magari per un po’ ci riusciamo, ma dopo un po’, a meno che non viviamo in un mondo nostro, ideale, dove possiamo essere autosufficienti in toto, la cosa diventa difficile. Allora io dico usiamo il buon senso. Siete obbligati ad andare al lavoro? Fatelo utilizzando tutte le protezioni possibili, mettete qualcosa davanti a naso e bocca, e se inevitabilmente toccate qualcosa, qualsiasi cosa, non portate le mani vicino alle mucose, naso bocca e occhi. E lavatevi le mani il più spesso possibile. Non serve la mascherina ospedaliera, basta qualcosa che faccia da barriera, tipo la distanza oltre a qualcosa davanti alla bocca. Siete costretti ad usare un treno o una metro? Pretendete, e sottolineo il verbo, che siano potenziati i mezzi nelle ore diciamo di punta, pretendete che gli orari di arrivo e di uscita dal lavoro siano scaglionati, diluiti, e già così una parte del problema lo abbiamo risolto. Avete un malessere da raffreddamento? Vi sentite le ossa e i muscoli doloranti?, avete magari un 36 e 8 di febbre? Telefonate al lavoro e dite che non ci andate, 90 su 100, in tre giorni ne siete fuori. Magari se è possibile, in casa isolatevi, così da non impestare gli altri. Vabbè, gioco facile perché vivo sola, ma se avete quel metro quadro in più a casa, usatelo.
Punto 2 Comunque la pensiate, non scrivete sui social le vostre soluzioni, non siamo in grado (la maggior parte di noi almeno), di discernere, quale sia la filiera che sta dietro a quello che noi consideriamo essenziale, due esempi per chiarire. Le mucche del covid se ne fregano e fanno il latte ogni giorno, idem le galline, sì le uova non il latte ma il concetto è chiaro no? Qualcuno quelle mucche le deve mungere, il latte va portato allo stabilimento dove i meccanici e i tecnici devono stare perché le macchine che pastorizzano il latte e/o lo smistano affinché finisca nei cartoni (che qualcuno deve produrre) e poi sugli scaffali dove noi lo prendiamo. Ovvio che non ci arriva da solo vero? Che qualcuno lo ha controllato imballato trasportato consegnato e infine sballato ed esposto. Il conto di quanta gente ha lavorato dietro un litro di latte ve lo fate da soli vero?
I pomodori pelati che mettete sulle pizze che tutti state diventando bravissimi a fare in casa, Lo sapete vero che non hanno alba di quando sono maturi e che per essere corretti dovrebbero scendere dalla pianta, andare da soli in catena dove si lavano si bollono si pelano ed entrano nelle latine e nelle bottiglie. Sì lo sapete, solo che le lattine e le bottiglie non si autoproducono nemmeno loro, né una volta riempite vanno da sole al supermercato.
Questo in generale dovrebbe essere un esempio abbastanza chiaro, e siccome è un esempio, applicatelo a tutto quello che vi viene sottomano, sì sì, oggetto per oggetto. Adesso stilate la lista di chi deve chiudere (ma non postatela, fatelo come esercizio)
Punto 3 Quanto alle scoperte miracolose dei medici, oggi allo Spallanzani domani al Sacco poi al Pascale eccetera, beh, ho una notizia anche qui, fonti certe, ma molto certe, mi dicono che i farmaci le cure i protocolli, benché a volte beneficino di particolari intuizioni, richiedono mesi di studi e sperimentazioni, quindi i miracoli, potete evitare di condividerli (questo in genere avviene sui social, ma ahimè anche la pubblica informazione non se la cava male a sensazionalismi). Lo stesso vale per il resto. Ogni Paese conta i morti i malati i guariti gli infettati, secondo criteri diversi, che questo cambia radicalmente le cose lo si capisce vero? Ogni medico, virologo immunologo rianimatore, ha una sua opinione su quali procedure applicare, non è che oggi mi danno un manuale e io posso andare in rianimazione a far funzionare le macchine, e come è normale che sia, ognuno, in quei pochi minuti che ha liberi, ne parla con la moglie, ne parla con la sorella il marito la zia o l’amico,che magari fa l’idraulico, capisce lombi per lobi e poi di post in post, di bacheca in bacheca di trasmissione tv in trasmissione tv, salta fuori che il coronavirus colpisce il sistema renale. Scusate la lunghezza del post, grazie per la pazienza e credetemi se vi dico che in tasca, ho nè più nè meno le verità che avete voi. Quindi facciamo i bravi, torniamo a postare gatti cani fiori storie d’amore e canzoni. Il resto, lasciamolo fare a chi sa o a chi deve. Ah, scusate un’ultima cosa, l’italiano, comprendetelo, siate umili e usate i dizionari se qualche parola vi sfugge