Ancora un consiglio doppio, perchè siamo onesti, chi ama leggere ama anche variare genere trovare cose nuove e soprattutto avere tanti libri.
Il primo consiglio è un romanzo strano, la recensione la trovate su Mangialibri, se comunque avete letto e amato Bulgakov Gogol e arrivo ad accostargli anche Kafka perchè sono una donna esagerata, non fatevi scappare Il violista di Orlov. Una storia che va oltre il fantasy arriverei a definirlo onirico e visionario, la vita di un uomo con qualcosa in più (è per metà figlio di un demone) che però usa i poteri in modo del tutto diverso da come ci si aspetterebbe. A me è piaciuto davvero tanto, l’unica avvertenza è di non fissarvi sui nomi dei millemila personaggi che circondano Danilov, fra nomi cognomi patronimici soprannomi, potreste perdervi (a me fino ad un certo punto è successo).
Col secondo suggerimento torniamo in Italia, grave lacuna della sottoscritta che si era persa Luca D’Andrea, ho rimediato leggendo Il respiro del sangue, ottimo giallo con un protagonista, Tony Carcano, che ha una storia mediamente triste ma niente di troppo drammatico, che gli ha dato la spinta per diventare uno scrittore, che essendo cresciuto in quartiere difficile di Bolzano (avreste detto che anche lì ce n’è uno?), si è fatto crescere le palle ma senza bisogno di esporle, ha fatto maturare il suo senso dell’umorismo senza farlo diventare troppo invadente e dulcis in fundo, gira con un san bernardo da 110 kg. Racconta D’Andera di strane cose, di quella “magia” che spesso si trova in montagna, a cui troppo spesso si ispira la gente per fare delle realissime cose brutte.

Lo conoscete 
Si è aperto in sordina, ma in un giorno infrasettimanale nella capitale del “laurà” (sono ovviamente ironica giacché mi risulta che alla faccia dei luoghi comuni si lavori anche a Roma Napoli e Palermo) era prevedibile, poi il venerdì pomeriggio qualche anima irriducibile in giro per gli stand si è cominciata a vedere. Quelli che non hanno approfittato di Pasqua 25aprile 1maggio. Partiamo dalla logistica, in città le due location si equivalgono, salvo che più di un treno dell’Alta velocità ferma a Rho Fiera e ti scarica direttamente in fiera, mi pare di avere intravisto anche un deposito bagagli quindi la comodità è assicurata. Per chi arriva da fuori città forse