
“Molte persone usano l’arte come un rifugio. Se trasformi una cosa che ti ferisce in qualcosa di bello che gli altri possono capire, non stai aiutando solo te stesso, ma anche gli altri. Non hai bisogno che ti dica quanto è crudele il mondo. E quanto può essere avvilente la vita di tutti i giorni. Ma se tu, attraversandolo e creando qualcosa di nuovo, non importano le circostanze…aggiungi alla realtà qualcosa che prima non c’era… Questo è incredibile!“
Quale è la tua paura più grande? Sicuramente la mia, fra le tante ovviamente, è quella di perdere la vista.
E’ proprio ciò che succede alla protagonista di questo nuovo graphic novel edito da Feltrinelli Comics ‘Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott’ , opera prima della fumettista britannica Zoe Thorogood.
Ma andiamo con ordine. Billie Scott è una pittrice solitaria -ha chiuso con amici e famigliari – e vive barricata in una stanza, dedita esclusivamente alla pittura. Un giorno le arriva una lettera in cui una galleria le comunica di essere stata selezionata per una mostra personale dove potrà esporre dieci dipinti. E’ finalmente arrivato il suo momento! E quindi decide di uscire di casa per trarre ispirazione ma ecco che il destino le si mette contro: subisce un’aggressione e nel giro di pochi giorni scopre che è destinata a rimanere cieca entro due settimane.
Da qui prendono il via tutta una serie di avvenimenti che porteranno Billie in giro per Londra alla ricerca di dieci soggetti da ritrarre. Incontrerà molti personaggi durante questo viaggio che le apriranno gli occhi come non mai. Si tratta di molte persone alla deriva ma dotati di tanto ottimismo e forza di volontà che le insegneranno a non arrendersi mai. Tra i vari personaggi che Billie incontra nel suo viaggio spiccano su tutti Iris e Rachel, due ragazze conosciute in momenti diversi e che segneranno profondamente la sua vita.
Per quanto riguarda la parte grafica il graphic novel ha un disegno pulito, reale, riempito di colori caldi e freddi a tratti vivi a tratti spenti ma che creano uno sfondo ideale ad apprezzare ancor di più la trama.
“Dentro ciascuno di noi c’è una mappa, complessa e incompleta di quello che siamo, eravamo e saremo. Questo viaggio assurdo ci accomuna tutti , così rendiamocelo più facile gli uni con gli altri”
