SETTE VITE COME I LIBRI

Post influenza, ragazzi ma davvero quest’anno bastardissima, giustamente mi hanno chiamata per un piccolo intervento programmato, niente di che ma con obbligo/consiglio di stare il più ferma possibile. Ok la televisione ok qualche ora la dedichi al pc per eventuali emergenze di lavoro, ma se devi stare ferma con la gamba in scarico, cosa c’è di meglio che un buon libro?

Mi è andata di lusso, siamo onesti, il giorno prima del ricovero è uscito 7 vite come i libri, l’ultima fatica di Serena Venditto.

Posso dire che a me certe menti fanno “paura”? Lei, come la Perna come i Bruzzaldi – sia chiaro che sono tre nomi su 100 che valgono la spesa – hanno questa capacità di imbastire delle trame gialle che non hanno una sbavatura neanche a cercarla col lanternino e contemporaneamente (nell’ordine): svuotarmi la testa da qualsivoglia pensiero – inchiodarmi alle pagine, non c’è verso di mollarli – divertirmi e finirli senza mai deludermi. Se vi pare poco… Certo c’è qualche esagerazione in alcune scene, quello zicchettino di surreale che però riesce a sembrare perfettamente naturale, il tutto unito a un naturale (credo che dipenda dalla genetica territoriale) senso dell’umorismo e della tragedia. Lo so, sembra un parolone ma parliamo pur sempre di un giallo, c’è pur sempre il morto e quando qualcuno muore, per qualunque ragione, è sempre una tragedia. Ecco, raccontare le morti, quello che le ha provocate, a volte partendo da lontano, richiede talento e probabilmente, credo, un radicato bisogno di giustizia che Serena Venditto ha riversato sui 5 di via Atri, sì sì, anche Mycroft ha una spiccata idiosincrasia per le cose brutte. Ah, per inciso, anche senza il morto, le tragedie sono tali per chi le vive, anche quando si tratta di un amore che finisce, una bocciatura o la perdita del lavoro. Sono consapevole di non avervi raccontato niente della trama, non lo faccio mai e non si capisce perché dovrei iniziare adesso. Comunque, Malù diventa all’intrasatto una sostituta libraia e in un libro usato, perché quelli vende la libreria, trova delle pagine macchiate di sangue. E non è sangue vecchio, come arriva al proprietario del libro del sangue e del come e perché…Oh, ve lo dovete leggere.

PS – ho linkato il nome anche se la pagina porta a wikipedia in spagnolo, dio sa perché, ma se non la conosceste, lì trovate tutti i titoli, perché non so se vi è chiaro, ma ci tengo proprio che la conosciate.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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