LA NEVE IN FONDO AL MARE

Se, o meglio quando, leggerete questo romanzo, sappiate che se anche siete preparati sarà una coltellata, dritta precisa al cuore, ma lo stiletto è talmente affilato e appuntito che non lo sentirete subito e quando ve ne accorgerete ringrazierete il Bussola. Poco importa se siete genitori o no, siete comunque figli e questo racconto scava senza pietà ma con pìetas nei rapporti genitori figli, madri e padri, ma soprattutto nel come si affrontano quei momenti in cui non hai più armi, in cui sei solo davanti alla persona che hai generato, la tua carne lo riconosce, il sangue sa chi è il cuore lo ama oltre ogni possibile immaginazione, ma la mente non lo capisce e forse – il dubbio atroce -non lo ha mai capito.

Nel reparto di psichiatria, sorvegliati a vista, sembra che i ragazzini siano una specie aliena, hanno smesso di rispondere ai canoni normali di comportamento e ognuno a modo suo ha continuato a urlare un grido d’aiuto senza riuscire a dire quale sia il pericolo che vede, il male che lo assedia.

Non so quanto possa essere costato a un uomo che si è dichiarato (più o meno), nato per essere padre, che ha tre figlie deliziosamente balenghe che per contro hanno una maturità e un’intelligenza non comune (chi segue lui o la sua compagna Paola Barbato sui social sa cosa intendo), mettere su carta una storia così piena di dolore.

Credo una cifra.

Il dolore è quello dei figli e dei genitori, l’impotenza che non si può accettare, la testardaggine nel cercare la chiave per entrare nella testa e nel cuore di quei ragazzini/bambini, a dispetto di tutto e di tutti.

Un percorso molto più che accidentato, costellato di ferite inferte e ricevute, una discesa nell’abisso, possibile solo restando attaccati al filo sottilissimo della speranza, un filo che permette di tenere la testa fuori dall’acqua, che ti fa sentire tutta la responsabilità che ti sei preso mettendo al mondo un essere umano.

Nonostante ogni parola sia intrisa di dolore, Bussola è riuscito ad ammantarla di amore e di speranza, la speranza di riuscire a ri-mettere al mondo quei figli che sembrano perduti. E quel sentimento, quell’ammissione di umanità e di riconoscimento delle proprie mancanze, è più forte dello strazio, più forte della paura più forte di tutto.

È una storia d’amore a tutto tondo, non lasciatevi spaventare, leggetelo se siete genitori, se pensate che potreste diventarlo, se avete amici che hanno figli, se siete zie o zii, leggetelo se siete cresciuti senza un problema e se invece da adolescenti avete avuto qualche disagio.

Leggetelo comunque, perché è uno di quei romanzi che ti danno molto più di quelle ore che ti hanno tolto, ti resta dentro qualcosa che sarà per sempre.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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