IL GRANDE HANS

foto reperite in rete

Siamo a poco più di metà strada fra il SalTo22 e il SalTo23, a questo punto se l’ufficio stampa della Casa Editrice o l’editore mi schifano quando mi vedono, mi tocca anche stare zitta. La punizione però me la sono inflitta da sola. È vero che ho problemi con i pdf che il mio vecchio kobo schifa, è vero che ho avuto un po’ di cose che mi han portato via tempo sono vere un sacco di altre cose, ma così imparo. Ecco.

L’autore del romanzo è Daniele Grillo, giornalista ligure che ha già pubblicato un bel po’ di cose, che evidentemente nel mare magnum mi erano sfuggite, sempre e solo mea culpa, questo è il suo primo romanzo non di genere e fidatevi che una storia d’amore di viaggio di vita così coinvolgente, non mi capitava sottomano da tanto. Hans Gueber, il protagonista è un gigante (2 mt e 18) ma la sua grandezza – altezza – fisica è niente paragonata alla sua grandezza morale. Da anni vive solo nella grande villa affacciata sul lago, sostenendo come può la figlia lontana a cui manca solo l’abilitazione per diventare avvocato e passa ore e ore a sperare che la sua Ju Ju si risvegli dal coma in cui è caduta una mattina, senza un perché, quattro anni prima. Lui è in pensione di ore libere ne ha tante,la maggior parte dedicate a stare con lei, incurante delle poche speranze che gli danno i medici, paziente, senza mai perdere la speranza di rivedere gli occhi del suo amore riaccendersi. Le parla la accudisce la coccola e intanto… Della trama vi dirò poco altro perché senza essere un giallo, qualunque cosa vi dicessi rovinerebbe la magia che Grillo ha saputo creare pagina dopo pagina, la magia e le sorprese che il grande Hans riserva al lettore. Sorprendente è forse la parola che meglio descrive il romanzo e lo stesso Hans. Un personaggio ben diverso da come appare agli occhi degli altri, non c’è una pagina che lasci indifferenti, c’è tenerezza c’è saggezza c’è una visione della vita che ad essere capaci di averla (e attuarla), non ci sarebbe una sola persona infelice in tutto il globo terracqueo. Ad un certo punto sembra che Hans sia impazzito ed è qui che subentra il romanzo di viaggio, seguiamo giocoforza gli spostamenti dell’uomo per mezzo mondo, dalle rive del tranquillo Attersee in Austria a Praga dove il suo vecchio amico Piotr col suo ancor più vecchio taxi, decisamente stupito, lo accompagna alla piccola chiesa ortodossa, una chiesetta di legno come tante altre. E poi in Islanda a Svartifoss, in Africa e poi nel Salar prima di arrivare in California. Non è impazzito il grande Hans e sembra che ad ogni tappa incappi in un problema più grosso del precedente ma come un mago in incognito ad ogni tappa lascia delle piccole briciole da seguire perché quel problema si risolva. Impossibile non amare questo gigante buono, non partecipare alla sua missione e non restare sgomenti ma con un sorriso alla fine del viaggio. Rimane dentro quest’uomo strano e insegna cosa si può nascondere dentro ogni persona che incontriamo e sperare di trovare almeno un Hans sulla nostra strada.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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