CAMINITO un aprile del commissario Ricciardi

Ci sono romanzi  che sono poesie, raccontano storie succedono cose ma la sostanza rimane poesia.

Quella di un amore non corrisposto che non si arrende, non accetta di morire e si sublima in una musica che diventa una danza. Sensuale crudele affascinante, che anche se non la sai ti invade il corpo. Una danza che si accompagna a parole di rimpianto che nascondono una forza che a volte non sai di avere.

È poesia una stradina che diventa viaggio e meta, è una pietra elevata a panchina, una strada che può essere ovunque e ad ogni metro risveglia ricordi, riscalda il cuore di chi l’ha percorsa con accanto l’amore e lì, solo lì, ci parla e ascolta, come se fosse ancora fisicamente vicino. Perché l’amore risponde l’amore ascolta e asciuga lacrime che non finiranno mai.

La poesia di un mese ingannevole, con l’aria che parla di primavera, che ci si può nascondere dietro un cespuglio per  far l’amore e trovare la morte.

È poesia la paura di un padre che non sa se potrà proteggere la figlia da un’eredità che potrebbe averle involontariamente trasmesso, né da un futuro che è gravato da nuvole nere, in cui ogni parola può essere un pericolo, un futuro che potrebbe non esserci.   O quella di un padre disposto a mutilarsi perché un figlio possa avere il meglio. È poesia perfino un marcantonio vestito da Lady dei boschi                                                                               

Lo è la dolcezza di una bimba che fa ridere quel papà imitando la sua tata che comunica solo con proverbi in cilentano stretto e lo rende orgoglioso della sua intelligenza che un’amica preziosa sta curando.   

Questo e tanto altro è Caminito.

Un inno alla vita che va avanti prepotente a dispetto di tutto e si sente la necessità di de Giovanni o di Ricciardi (che pare sia uno stolker da manuale) di raccontare che la vita che non si può fermare. Non ci sono lutti che ci portino via chi abbiamo amato, non c’è paura che non si superi, non c’è nulla per cui non valga la pena di rischiare.

Poi c’è tutto quello de Giovanni ci ha abituato a trovare nei suoi romanzi, il giallo la Storia le cose di tutti i giorni, l’amicizia la Città, ma quello lo trovate nelle recensioni vere, questa è solo una dichiarazione d’amore a chi non avevo capito, mi fosse mancato tanto

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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