DI BELLEZZE E FETENZIE

MOON LAKE – J.R.LANSDALE

Che ci siano Hap e Leo o meno, il nostro mitico Joe sforna dei romanzi che sono perle preziose, Qui la storia di Daniel, ragazzo bianco – che ne Texas dovrebbe equivalere a privilegiato – purtroppo per lui non lo è affatto, il padre (forse un assassino) ha cercato di ucciderlo dopo avergli ricordato quanto gli vuole bene un attimo prima di far volare entrambi con l’auto sul fondo del Moon Lake. C’è una Storia affascinante su quel lago, c’è una vita parallela che Lansdale ci racconta un pezzetto alla volta, insieme ala storia di come Daniel diventa un uomo, cresciuto per anni da una famiglia di neri che lo ha accolto quando è miracolosamente uscito dall’acqua e poi preso in consegna, non troppo volentieri, dalla zia, sorella a lui praticamente ignota della mamma scomparsa ormai da tempo.  Da bravo ragazzino “vittima” degli eventi a uomo fatto che torna, uomo fatto, sul luogo per così dire del delitto. Come sempre l’autore scoperchia dei verminai impensabili che invece evidentemente esistono, magari non così come li racconta ma molto vicini. Eccelso nell’indagare le dinamiche interpersonali, i giochi di potere più o meno sottotraccia, nel raccontare i sentimenti, ogni sentimento, senza pudori e senza fare uno sconto neanche di pochi cent. Se non lo avete ancora fatto, immergetevi senza la minima esitazione nel Moon lake, un bagno all’inferno e ritorno magistrale.

AUTOPSIA – PATRICIA CORNWELL

È passato qualche anno, ci ho sperato che fosse tornata e invece no. Oh sia chiaro, la Cornwell continua a scrivere magnificamente ma fossi in lei prenderei in esame seriamente una psicoterapia. Allora, posto che distratti dall’ottima scrittura di cui sopra, siamo passati per tanti anni a molte, forse troppe incongruenze, arriva il momento in cui guardi le cose con occhi disincantati e ti accorgi che non basta più. Che la dottoressa Scarpetta sia particolarmente afflitta da una sindrome di persecuzione è ormai cosa nota, che riesca a vedere complotti anche nella lettiera del gatto che non fa la palla perfettamente rotonda, è assodato. Sappiamo che è la ziapraticamentemamma (non è un refuso) di wonderLucy , e qui il termine wonder rende meglio in italiano, sorprendente in tanti modi, che se deve andare dal punto A al punto B come minimo fa alzare in volo l’elicottero, che tiene sparse per casa armi di ogni tipo e quando dico per casa intendo anche nel cassetto delle posate. Che non è più definibile borderline perché il confine lo ha attraversato da un pezzo. Da un pezzo abbiamo sgamato il fatto che le sue origini italiane, che ama sbandierare vantando la sua abilità in cucina, non vanno oltre il cognome e uno smodato uso di aglio in ogni piatto (perlopiù insalate o pasta al pomodoro), che con Pete Marino che adesso ha sposato la sorella matta, riesce a incasinare e trasformare in casi assurdi anche il più banale degli omicidi. Tutta ‘sta pappardella però non basta. L’ho letto, l’ho ripreso pensando di essermi persa qualcosa di fondamentale e invece no. Non c’è proprio la storia, c’è un ego ipersviluppato che nasconde un complesso di inferiorità da mandare a nozze psicologi psichiatri e psicanalisti uniti. La trama, che ripeto non c’è, non provo nemmeno ad affrontarla, ma se avete amato i primi romanzi, risparmiate tempo denaro e fatevi un regalo, leggete altro. Sorry miss Cornwell, ma credo sia ora di cambiare decisamente mestiere.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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