Forse non è un caso che si chiami Husseini

Ve lo ricordate Giorgio Gaber quando diceva che a lui l’America gli faceva niente bene? Ecco a me sti giorni fa peggio. Tipo le reazioni allergiche da accumulo. Arrivata a questo punto mi basta sentir nominare il Congresso e vado di testa. Quando fu eletto la prima volta, io e mia madre – decisamente non razziste ma fornite di un notevole sense of humor – commentammo che sì era un bravo ragazzo una gran cosa che bello un democratico…Concludendo che però l’era semper un negher. Ecco Obama stai dimostrando a tutti quanto avessimo ragione a non fidarci – oltre a quanto  sia inutile il razzismo  – e di questo ti va dato atto. Stai dimostrando che sei un povero coglione cresciuto in un paese stupido col mito della supremazia, no non democrazia, supremazia. Tu inteso come America ti senti in dovere di “dare una lezione” a Bashar al Assad, e non ti viene in mente di sederti a un tavolo e parlare, no, le lezioni tu le dai con le bombe intelligenti. E poco importa se stai aiutando o aiuterai quelli che in nome di un dio hanno massacrato stanno massacrando e massacreranno la democrazia intesa come insieme di uomini e donne.  Il Nobel per la pace con i relativi milioni te lo hanno dato, sei ufficialmente dalla parte dei Buoni, e il mondo che si fotta, tanto poi arriva l’America. Film già visto e rivisto, ma dio mio se fa male vedere che nessuno dei potenti ti sputa in faccia, che male fa non poter venire a prenderti e obbligarti a studiare la storia dalla parte dei perdenti – e non intendo chi ha perso le guerre, ma chi ha perso la vita – che male fa non poterti “dare una lezione”. Prenderti a mazzate finché impari che le mazzate, siano date a torto o ragione, fanno solo male.

Autore: coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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