Sanremando parte 2

Ok, abbiamo il vincitore e gli “sconfitti”, anche se fondamentalmente, a parte l’eurovision, confitti e vincitori li decreteranno le vendite e i passaggi in radio e sulle piattaforme. Storia vecchia, che vale anche per i libri, ma rimane che tante vendite e tante visualizzazioni, significano gente che ascolta e compra, quindi sì, più vendi più è indice di successo. Giorgia, eh, è un’icona è la Voce che abbiamo oggi in Italia (l’unica riconosciuta, ma va bene), però, se Come saprei, la canticchiavamo tutti, questa è di una canzone difficile, che non puoi canticchiare. Lauro ha dimostrato una maturazione incredibile, ma vale un po’lo stesso discorso, non la si canticchia. Gabbani ha vinto comunque, vince sempre, ma è una canzone da grandi, i ragazzi e ini, non hanno il senso della gratitudine alla vita, quella ti viene da adulto, e lo stesso vale per Brunori Sas e Cristicchi. Hanno e avranno il loro pubblico che continuerà ad amarli, ma di sicuro non sono canzoni che potessero essere votate dai giovani. Su Elodie non mi esprimo perché purtroppo mi sta antipatica e quindi non sono obiettiva. Lo gnomo della maremma, Corsi, è un outsider ed è giusto che sia dove sia. Farei una menzione speciale per Fedez, è arrivato, il riscatto lo sta pagando e va bene così anche per lui. Con i cuoricini ci balliamo almeno per tre quattro mesi, poi resterà fra i tormentoni. Di Tony Effe che dire? Se torna il Califfo je mena lui. O dichiari esplicitamente che è un omaggio, o lascia stare. Direi che qui mi fermo perché sono troppi, una cosa mi piacerebbe, che la si smettesse di fare il tifo fuoi dagli stadi, di avere aspettative oggettivamente irrealizzabili, di lanciare giudizi addirittura sugli agenti degli artisti. Olly ha una bella canzone, orecchiabile, che va bene per tutti, e quindi ci stava. Ce ne sarebbero stati altri, forse anche più bravi e con canzoni più belle, ma molto meno noti e Sanremo tutto sommato, è una signora vetrina che spero serva, almeno per quelli che secondo me lo meritano. Certo vorei un direttore artistico che vietasse l’autotune a Sanremo, così, per lo sfizio di sentire le voci e le intonazioni, ma annamo gente, stiamo su FB su X sui blog, fossimo qualificati, saremmo a Sanremo e ci pagherebbero anche. Oltre al fatto che finalmente capirei quanto è piccolo sto teatro e come fa a starci un palco che sembra immenso.

SANREMIAMO?

Oh, mi accorgo or ora di non avere Sanremato nemmeno un pochino, vabbè rimedio adesso.

Meno coinvolgente delle precedenti edizioni, quelle di Ama e Ciuri, come ha detto un giornalista del Corriere, uno dei pochi che ancora si possono leggere (il giornalista non il quotidiano), Ama non ha fatto dei festival di Sanremo, ha fatto dei Festivalbar all’Ariston. Chiaro che qua non si discute la preparazione o la professionalità, per organizzare e gestire delle feste memorabili come quelle degli ultimi 5 anni, ci vogliono delle doti notevoli, ma il clima è completamente diverso, come diverso è lo scopo ultimo, credo. Il Festival di Sanremo è il Festival della canzone italiana, lo è da quando è nato 75 anni orsono. Volenti o nolenti è stato, cosa diventerà dopo le ultime notizie sulla possibilità che non sia più di mamma Rai lo scopriremo, un momento quasi istituzionale, trasmesso dalla tv pubblica, un palco che tutti i cantanti, anche con anni e anni di carriera, sostengono metta “paura”, ci sarà un motivo no? Certo Carlo Conti è più istituzionale, democristiano se vogliamo, attento alla forma, e molto rispettoso dei telespettatori. È un allievo di Pippo e Mike. D’altra parte, senza la complicità di Ciuri, probabilmente anche la verve di Ama sarebbe stata minore. Quello che ho pensato io però, dalla prima sera, è che Conti abbia voluto dare un taglio netto, se avesse fatto una prima serata “casinista”, il confronto sarebbe stato impietoso e inevitabile, così facendo, compresi i tempi ristretti, riservati all’esibizione, ha staccato completamente. Prova ne sia che le serate successive, si sono progressivamente alleggerite, sui tempi sono fioriti decine di meme e tutti si sono rilassati, adesso sono curiosa della finale di stasera.

Ok, quindi abbiamo un vincitore, degli “esclusi” e finalmente qualche polemica. Va da sè che le mie sono considerazioni da divano, per quanto, mi riconosco, da sola, una certa propensione a capire le cose. Lo ridico ogni anno, Sanremo lo vince la canzone che il giorno dopo la gente si ricorda, e adesso da chi viene votato dai ggiovani, Olly era probabilmente l’unico vincitore possibile.

Le altre considerazioni, nei prossimi gioni, che tutto insieme diventa un papello troppo lungo.