Delitti senza castigo – torna Sarti Antonio

Bologna, “ex isola felice, ex grassa, ex dotta, e con la più antica ex università di Europa”, è la città che anche questa volta fa da sfondo alla nuova indagine di “Sarti Antonio”, questurino nato molti anni fa dalla penna di Loriano Machiavelli.
Una storia in cui ci si muove tra presente e passato. Si affonda in un enigmatico spaccato di segreti e alterazioni della realtà. Si viaggia in un vortice di crimini, un vortice dal ritmo veloce, un vortice inspiegabile.
Quando uno strano ma mite personaggio, Settepaltò, chiamato così per i numerosi cappotti che indossa uno sull’altro, viene riempito di botte senza una apparente motivazione, Sarti decide di indagare. Chi può volere il male di una persona così docile, che vive della carità degli altri? Cosa ha fatto di sbagliato? Chi ha infastidito? O, piuttosto, cosa ha visto che non doveva vedere per essere stato ridotto così?
Senza limiti e freni, e fidandosi della sua testardaggine, Sarti inizierà il suo andare per le vie cittadine in cerca di indizi e arriverà con le indagini fino in Calabria. Scoprirà così un crimine terribile, un fatto delittuoso che mai avrebbe immaginato.
La storia di questo libro e dei suoi particolari personaggi si mescola con la storia di Bologna, del suo dialetto dei suo luoghi simbolo. L’autore, attraverso la voce dei due personaggi cardine: Sarti e Rosas (un eterno universitario extraparlamentare), fa viaggiare il lettore tra storia recente e storia passata del nostro paese, evidenziando le modifiche degli strati sociali e i cambiamenti politici. Il ricordo della resistenza partigiana e delle stragi dei nazisti lo rende un libro piacevole, per la ricostruzione storica di fatti che è bene non dimenticare mai.
I personaggi di Delitti senza castigo sono tanti e ben caratterizzati, come nello stile di Macchiavelli la narrazione diretta e precisa.
Il protagonista è un personaggio a cui ci si affeziona e risulta difficile non immedesimarsi nelle sue azioni. Sarti è uno di noi, una persona che crede in quello che fa, che sfugge alle regole “dell’apparire”, onesto, spontaneo. Proprio uno di noi.
Il passaggio tra passato e presente avviene con rabbia, entusiasmo, nostalgia. Trascina il lettore in un mondo carico di tutte le sfumature del nero, tutti i colori dell’anima oscura e tutte le metamorfosi della vita, passando attraverso i drammi e le risoluzioni della nostra storia. Non troppo lontana, ancora.
Articolo di Brunella Caputo