PASTA E PISELLI – Come la faccio io

Chiaro che qui non c’è la pretesa di suggerire piatti gourmet, ma metti caso che vi siano sfuggiti i veri reels o che non abbiate voglia e tempo di andare a cercarli, io vi lascio qui le mie versioni delle ricettine.

Per questa pasta e piselli, combo perfetta perché la proteina del legume viene assorbita molto meglio se mangiata con il carboidrato, vi servono poche cose, ecco quali:

Piselli – surgelati in scatola freschi, cambiano ovviamente il tempo di cottura e forse un pochino il gusto se usate quelli freschi

Pasta – meglio corta

Cipolla – bianca rossa dorata, van bene tutte

Guanciale o pancetta

Amo molto la pasta risottata, però partendo da cruda, non mi viene mai proprio giusta, quindi la porto a ¾ di cottura nella tradizionale pentola d’acqua, appena appena salata. Mentre la pasta cuoce, metto in una padella saltapasta (quelle coi bordi un po’ alti per capirci), il guanciale. Quando il suo grassino si è sciolto, tolgo la ciccia e aggiungo la cipolla tritata a coltello. A cipolla un pochino dorata, aggiungo i piselli e un mestolino, ma piccolo, di acqua di cottura della pasta. Come ho scritto sopra, il tempo di cottura dipende dai piselli. Quando son quasi cotti, sposto la pasta, che sarà a 3/4, nella padella, aggiungendo acqua di cottura poco a poco, la pasta finirà di cuocere, l’acqua si trasformerà, grazie all’amido, in una cremina. A quel punto, ci metto il guanciale che avevo lasciato da parte, una bella spolverata di formaggio, vanno bene grana, parmigiano pecorino e financo la ricotta da grattuggiare. Saltate per bene in modo che si amalgami bene tutto e mettetela nei piatti. Occhio alla quantità, perché è un piatto unico di molto buono, ma è anche bello tosto.

POLPETTINE DI MELANZANE?

La foto è molto datata, allora mi servivano solo come promemoria, voi doratele uniformemente che il successo è garantito

Oggi ricettina sfiziosella e sana, chiaro che non sono piatti gourmet, sono ricette note e stranote, ma vi racconto come li preparo io. D’altra parte, c’è gente che posta la ricetta della carbonara con tanto di video, non si capisce perché io non dovrei dirvi come preparo le polpette di melanzane.

Procedete così:  mettete a lessare o cuocete al vapore una o più patate, dipende da quante melanzane volete polpettare, mentre la patata cuoce (con buccia, senza, intera o tagliata fate voi) tagliate a cubetti le melanzane e le passate per una decina di minuti, il tempo che si colorino e facciano un primo giro di cottura, in una padella antiaderente con olio buono e aglio. (mi raccomando, le padelle antiaderenti, o comprate quelle che costano un po’ ma non si rovina il rivestimento, o le cambiate spesso, che il rivestimento sia sempre integro). Io lo sapete, uso l’aglio disidratato in polvere, quando ci si abitua, si riesce a calibrarlo in maniera perfetta e non è necessario toglierlo,  quando sono dorati, tirate su i cubetti e se siete flippati con la dieta li asciugate per bene (lasciandole “unte” è chiaro che aumenterà il sapore) e li mettete nel mixer con le patate. Primo giro, fino a farne un puré, aggiungete un tuorlo, del parmigiano o pecorino, sale pepe e uno zic di prezzemolo. Secondo giro di mixer. A questo punto, la consistenza dovrebbe essere quella che vi consente di polpettare, fosse troppo lenta, aggiungete un altro pochino di formaggio. Procedete a formare le polpette – ricordatevi che bagnandovi le mani non vi si appiccicherà tutto –  io preferisco quelle un po’ schiacciate rispetto alla pallina tonda, ma de gustibus eccetera, le passate nel pangrattato e le adagiate su un piatto. Avete la friggitrice ad aria? Quella a olio? La padella con l’olio di semi? Cuocete al forno? Vanno bene tutti i metodi, escludendo la frittura tradizionale, date una spruzzata di olio (se avete quello aromatizzato al peperoncino è libidine) o fateci sopra un giro con la bottiglia, che sia un filo però, non una cucchiaiata e mettete in cottura. A doratura sono pronte. Tenete presente che la procedura si adatta perfettamente anche a polpettare le zucchine con qualche variante. Per esempio, la zucchina anziché spadellarla potete sbianchirla (buttarla per POCHI minuti in acqua bollente e al posto del prezzemolo ci mettete l’origano. Stanno bene con l’insalatina verde, con quella mista, con due patatine sia prezzemolate che al forno o perché no, con una verdura a foglia cotta e ripassata. Se le servite appogiate su del riso, il basmati è perfetto, potete al limite decorare con due fettine di melanzana, sempre fritta ma riconoscibile come tale. Le volete inserire in un menù come antipasto? Fate delle palline e ci inglobate dentro una goccia di formaggio (mozzarella latteria asiago o comunque che si sciolga) e le servite su delle foglie di insalata con qualche cucchiaino di maionese in cui intingerle.

DIAMO UN SENSO ALLE CATEGORIE

LUBYA altrimenti detta FASOLIE

foto dal web

Premessa: la seguente ricetta solo se amate l’aglio, altrimenti aspettate la prossima. Che li chiamiate boby, fagiolini o con qualunque altro nome, in estate non mancano mai sulle tavole di tutto il mondo, personalmente questa ricetta tipica di Libano Siria e dintorni, mi piace tantissimo. Gli ingredienti necessari sono davvero molto pochi e la preparazione veloce (nel senso che una volta messi sul fuoco poi non dovete fare altro). Prendete una pentola (non una padella) e fate insaporire dell’olio d’oliva, (se usate quello bono è meglio perché ricordatevi che nei piatti, quel che ci metti lo ritrovi), dell’aglio, tanto aglio. Qui, a seconda del gusto personale potete usarlo come più siete comodi. Io per questo piatto, uso quello in polvere. Abbondante, senza esagerare e a fuoco bassissimo, dopo qualche minuto, aggiungete della carne macinata, bovina mi raccomando non suina. Se la carne è cicciotta ovviamente userete meno olio, se è magrina (che per questa ricetta è meglio) un filo di più. La fate insaporire bene bene mescolando in modo che l’aglio la raggiunga tutta e sempre a fiamma bassa lasciate che perda il sangue. Nel frattempo prendete dei fagiolini, lavati e spuntati, ma lo darei per scontato, e con un coltello o a mano ( se siete dei puristi), li spezzate nella pentola in tocchetti da tre quattro cm. Per la quantità andate un pochino a sentimento, nessun sapore deve prevalere sull’altro quindi io consiglio che nella pentola suddetta i due ingredienti si equivalgano. Il fuoco è ancora acceso quindi la carne sta continuando a cuocere e rilasciare i suoi liquidi che accoglieranno i fagiolini. Voi quando li avete spezzettati tutti  prendete una cucchiarella e mescolate mescolate mescolate come se foste Amanda Sandrelli che parla con Massimo Troisi. A questo punto i tre, aglio carne e fagiolini dovrebbero essere assolutamente amalgamati e pronti a ricevere la passata di pomodoro con cui amorevolmente e generosamente li coprirete, arimescolate rimescolate rimescolate e aggiungete acqua fino a coprire il tutto lasciando quel cm cm e mezzo, ma anche due al di sopra. Io l’ho fatta lunga ma va da se che il tutto ha richiesto forse 10 minuti, facciamo 15 se siete molto lenti, appoggiate il coperchio, se avete quelli di vetro c’è della goduria supplementare. Mettevi sul divano o al pc, giocate col cane/gatto/figlio, telefonate a un’amico/a per una venticinquina di minuti e poi andate a controllare la pentola. Quando l’acqua si sarà consumata del tutto, la carne sarà praticamente sciolta e i fagiolini saranno della giusta consistenza, spegnete il fuoco e aggiungete il sale, occhio, tenetevi bassi che adesso arriva la chicca. Erba cimicina! Ah ah ah, vi vedo eh che fate la faccia schifatissima, tranquilli, quella che da noi si chiama erba cimicina altri non è che il coriandolo. Noi però per questo piatto non useremo le foglie (che oggettivamente hanno un odore che ne giustifica il nome, bensì i semi seccati.) Li trovate in erboristeria sciolti o al supermercato in vasetto (in genere col tappo macina).  Se usate quello in vasetto già macinato, tenete presente che in 400 gr di carne ca. perché il tutto abbia il gusto che deve avere, ce ne dovete mettere un terzo abbondante di vasetto.   Io consiglio di prenderlo in erboristeria. I semi sono vuoti e siccome li vendono a peso, va da sé che spendete meno e macinandolo al momento dell’uso il gusto è molto maggiore.   Un po’ prima che si faccia l’ora di preparare la cena o il pranzo, mettete dell’acqua, non troppa, in una pentola più piccina dell’altra, 4 o 5 dita sino sufficienti e ci buttate dentro a freddo due pugni di riso, il basmati col suo profumo sposa il coriandolo che è una meraviglia, ma anche quello da minestra va bene, a fuoco basso e coperto anche lui, l’acqua deve consumarsi tutta e il riso NON va scolato, magari la prima volta vi incasinate un po’ con le misure ma poi giuro che ci prendete mano. Lo lasciate intepidire. La carne fagiolinata pomodorata e coriandolata lo accoglierà nel piatto come un fratello perduto e ritrovato e voi godrete di molto. Personalmente, con i 400 gr di carne altrettanti di fagiolini, ( più il riso) ci faccio un paio di pasti, ma per i meno golosi ne saltano fuori anche tre.