


Il tempo è tiranno, lo è con me che non lo trovo per raccontarvi i libri belli uno per volta e suppongo anche con altri. Allora che nei fine settimana o dopo il lavoro riuscite a ritagliarvi qualche ora in spiaggia in montagna in giardino, non fatelo senza portarvi dietro uno (o anche tutti) dei libri che vi consiglio. Il valzer dei traditori: posso solo dirvi che la Teruzzi non sbaglia un libro e riesce a scombinare tutte le carte che sono in tavola. Sembrava che Libera avesse finalmente deciso in che direzione andare, soprattutto archiviando qualche remora e invece, l’ordinazione di due (anzi quattro) bouquet la manda in crisi e un assassinio vecchio di anni, coinvolge inaspettatamente le Cairati facendoci scoprire che Vittoria è in fondo molto meno ligia di quanto credessimo e Iole forse molto più saggia di quel che appare. Fa così la Teruzzi, delle sue donne, che sono poi tutte le donne, ci mostra ogni sfaccettatura, anche le più nascoste e inaspettate. Restiamo in zona giallo noir, molto molto più noir che giallo, con Rizzoli e i romanzi di Dard. Negli occhi di Marianne è di un nero abissale, fa male, malissimo . Magistrale nel raccontare l’incubo in cui si trova coinvolto il protagonista (e voce narrante) quasi con distacco, riuscendo comunque a trasmettere esattamente le sensazioni le emozioni e gli stati d’animo che in un classico conflitto Eros – Thanatos, scuotono nel profondo il lettore. Con un triplo tuffo carpiato e avvitato, (motivato dal fatto che senza il suo intervento, io F. Dard avrei continuato a legarlo solo a Sanatonio e mi sarei persa dei gran romanzi), passiamo al mio amatissimo Malvaldi, uno dei pochissimi autori capace di rendere leggeri avvincenti e divertenti (e in contemporanea non è affatto facile), romanzi storici. Giocando con le parole potrei dirvi che Oscura e celeste scorre come le lancette di un orologio svizzero. Fra l’altro se non fosse che c’è il granduca al posto del PdC medici “generici” anziché virologi a combattere una terribile epidemia e la guerra invece che a Est è più vicina, si potrebbe pensare di essere alle prese con una storia moderna. E forse è questo il pregio che personalmente riconosco all’autore, rendere moderno e contemporaneo Galileo Galilei, comed’altra parte ha già fatto con L’Artusi e con Da Vinci, facendoci delle gran belle lezioni di Storia, romanzandole solo un po’ e facendoci scoprire per esempio, che messer Galileo Galilei aveva delle figlie suore, non esattamente per vocazione e che nel ‘600 combattevano la peste esattamente o quasi, come noi abbiamo fatto col coviddi.
