Non ricordo su quale social ne avevo letto, fatto sta che entrata al Lingotto una delle mete prioritarie era lo stand di Stocazzo editore. Oh esiste, solo che ero di corsa (sai la novità al Salone) ho solo fatto una fotina veloce da mandare alla mia complice purtroppo assente. Assente ma attentissima mi risponde subito facendomi notare che non c’è neanche un libro sul banco. È vero ma non mi turbo, tanto poi ci ripasso e svelerò il mistero. Quando poi ci arrivo, i libri sono comparsi e c’è anche un ragazzo dalla faccia simpatica a cui sfacciatamente mi rivolgo per capire chi è Stocazzo. Maurizio Sbordoni, proprietario e fondatore mi si presenta in due parole, scrive, ha scritto ed è stato pubblicato anche da delle buone Case Editrici se vogliamo, ma non ha avuto il trattamento che secondo lui dovrebbe ricevere un autore, sicché potendolo fare, si è fatto una Casa Editrice. Corretto definirla personale, perché al momento pubblica solo se stesso. Incuriosita e anche un po’ stranita ne ho preso uno a caso. Vabbè per farvela corta, il titolo che ho letto è : Stavo soffrendo ma mi hai interrotto. Sorprendente. La parola che mi viene è questa. Il tema è quello della morte di una mamma e credetemi, raccontarlo con così tanta delicatezza senza diventare smielati, facendone un diario brutalmente reale ma rispettoso, è davvero difficile, Ma Sbardoni c’è riuscito. Per carità, qualche “difetto” l’ho trovato, ma passano in cavalleria perché davvero c’è un po’ di humor nero che per chi lo capisce è un toccasana per sdrammatizzare anche le cose che non possono essere sdrammatizzate, c’è una leggerezza che nulla toglie alla gravità. Lo so sembra un po’ contraddittoria come descrizione, ma siccome so che vi fidate, vi dico cercatelo, non credo lo si trovi facilmente nelle librerie, anzi ne sono certa, ma se andate sulla pagina face book di Stocazzo editore, trovate questo e anche gli altri. Io credo proprio che li cercherò e se lo desidera, mi sento di augurare a Sbordoni che lo legga qualcuno che sta in una di quelle case editrici belle grosse e che lo rubino alla sua, che poi come dicevo è di lui medesimo.
Qui andiamo sul piacevolmente serio con NERI POZZA e Jana Revedin
La recensione di questo romanzo la trovate su Mangialibri (non fatta da me ma dalla ottima Alessandra Farinola). Io al Salone ho passato quasi un’oretta credo, fra una cosa e l’altra, a chiacchierare con l’autrice di questo libro. È un romanzo o meglio una storia vera romanzata. Descrivere chi è Jana Revedin potrebbe tenerci qui fino a domani e questi sono i consigli veloci, è un’architetto, un’insegnante urbanista ricercatrice e tanto altro, tutto questo cervello, che state sulla fiducia è tanta roba, è racchiuso in una splendida signora bionda, bella elegante gentile e una passione smisurata per quello che fa. Lo so, una donna con tutte queste qualità, in un mondo giusto sarebbe come minimo antipatica o presuntuosa, invece no. La professoressa è simpatica e nonostante a parlarci si abbia l’impressione di essere con la sorella segreta di Alberto Angela, parla del suo libro e della sua materia con semplicità incredibile. Per tornare al libro, che tanto lei non dovete né potete portarvela a casa, si potrebbe pensare che la storia della nascita di un Movimento architettonico e filosofico, sia una cosa noiosa. Errore. La storia di Ise Frank (e se il cognome vi dice qualcosa c’è una ragione), di come ha conosciuto e sposato Walter Gropius, un uomo geniale che ha fondato la Bauhaus, una scuola un movimento filosofico un pensiero di vita. Tutto questo con la collaborazione attiva e fattiva della moglie. Tutto questo accadeva nella repubblica di Weimar nel 1923. E oggi a cent’anni di distanza è arrivata Greta Tumberg a dirci qualcosa che era (come tutto del resto) già stato detto, le archistar a parlarci di architettura sostenibile e gli intellettuali a parlarci di uguaglianza. Va letto, oltre che perché è una bella storia scritta molto bene, per capire che non c’è niente di nuovo sotto il sole, basterebbe imparassimo a conoscere e utilizzare ciò che già abbiamo e sappiamo.



