Consigli flash per l’estate (1)

Eccoci, gli impegni pressano e non sempre riesco a trovare il tempo per raccontarvi i libri, allora come già fatto in precedenza ve ne segnalo alcuni per volta, va da sé che per quanto “flash” sono tutti scelti con cura e prima o poi ne parlerò con più agio.

Partiamo con una prossima uscita, i pochi (o tanti) fortunati che passano dalla fiera della microeditoria di Chiari, lo trovano lì, allo stand de La corte editore gli altri devono aspettare l’8 luglio. La classe di Porazzi esce anche in questo stand alone, un intrigo micidiale con colpo di scena finale ho ipotizzato mentre lo leggevo. Una narrazione fluida una trama quasi hitchcockiana porta a spasso il lettore facendolo tornare sui propri passi per poi accorgersi che quella strada l’ha già percorsa e deve ricominciare il ragionamento da capo, salvo, e questo è il mio consiglio spassionato, lasciare la guida all’autore e farsi allegramente (oddio), trascinare fino all’ultima pagina. Ah niente serial killer e poliziotti fighissimi che scoprono tutto, il thriller lo vive e lo fa il protagonista alla ricerca di un uomo che non ricorda di essere stato.

Uscito per Einaudi Stile libero, creata ( la collana) da Paolo Repetti e dal mai dimenticato Severino Cesari, vi consiglio un classico per l’estate l’inverno e laddove ci fossero anche per le mezze stagioni. Lansdale, il texano che non sopporta le discriminazioni e le racconta irridendole, dà la parola ai suoi due “eroi”, Hap e Leo che in tre racconti o meglio due racconti lunghi e una raccolta di ricette doc, ci raccontano le origine ormai lontane della loro amicizia, quando in Texas i neri non erano considerati uomini, si ok, non è che sia cambiato granché, fra le righe ma neanche tanto, Lansdale sbeffeggia gli ignoranti (nelle righe invece sotto forma di Hap e Leo je menano) e fa emergere quello che forse è il vero discrimine, il peccato originale dei neri, in linea di massima sono poveri. Si ride si sorride e si pensa. Ma poi dai questi due (tre con l’autore) li si ama.

L’avete già incontrata mimi (che sta per mamma)? Non lo aveste fatto, prima di leggere Il testimone chiave, recuperate Gli insospettabili , che sarebbe poi il precedente nonché la prima opera dell’autrice. I gialli, le trame reggono e anche bene, ma la delizia di questa donna  che collabora con un investigatore privato (sentendosi orrendamente in colpa) e contemporaneamente cerca di gestire la casa un marito una sorella ingestibile e un bimbo con un’intelligenza e maturità decisamente sopra la media dei suoi anni, è un’altra. Cosa non ve lo dico per non guastare la sorpresa a chi non la avesse ancora incontrata, una caratteristica surreale e un po’ folle che rende questi romanzi leggeri divertenti (molto) nel senso calviniano del termine, “la leggerezza non è superficialità”. Insomma Sara Savioli  è decisamente una scoperta che va fatta.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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