Ombre sul naviglio

di Rosa Teruzzi

Niente da fare, ormai Libera e Iole sono praticamente diventate “schiave” del Cagnaccio,  che le sfrutta ignobilmente come investigatrici a costo zero. ‘Sto giro le spedisce addirittura a Cesenatico, vabbé solo un paio di giorni.  La Città – unico giornale pomeridiano che tenta di battere sul tempo i giornali online – si sta occupando di una serie di rapine anomale, e a parte un malcelato affetto per le sue miss Marple del Giambellino, il capocronista detto dog, conta moltissimo sul fiuto innato delle due, che affiancano ormai stabilmente Irene detta  La smilza, unica schiava pagata e sotto contratto. Il caso è parecchio strano, non solo i rapinatori colpiscono piccole attività apparentemente ben poco remunerative, in più si presentano alle vittime travestiti da fata Turchina  e Gatto con gli stivali, non manca neanche Zorro che fa il palo e l’autista. Come andrà a finire ovviamente non ve lo dico, ma posso raccontarvi qualcosa di come Rosa (Teruzzi) stia accompagnando le sue donne, verso una catarsi che probabilmente è quella di cui tutti in un modo o nell’altro abbiamo bisogno. Chi non ha una serie di problemi che sublima in cose normali o al limite stando un po’ sopra le righe? Iole alla fine sarà davvero così frivola come sembra? Libera forse (lo metto per cortesia) non vorrebbe essere un po’ più simile al nome che sua madre le ha dato come un augurio? Romanzo dopo romanzo, l’autrice, con dolcezza e uno sguardo tenero un po’ indulgente, ci sta regalando un posto privilegiato da cui assistere alla vita di queste donne (Vittoria – figlia e nipote – è forse la più risolta e quindi leggermente meno protagonista) che potremmo essere noi. La magia della Teruzzi è riuscire a incastrare sempre perfettamente, i “casi” in cui il Dog le coinvolge, con i casi delle loro vite con le loro ferite apparentemente chiuse,  in realtà, tutti ne abbiamo una o più che ogni tanto dolgono o sanguinano senza preavviso. Un pochino meno “divertente” rispetto ai precedenti, ma decisamente più coinvolgente a livello emotivo Rosa ne ha approfittato per mostrarci dei lati caratteriali delle protagoniste che non dico fossero insospettabili ma quasi. Scopriremo quindi una Iole materna, una Libera che decide di buttarsi anziché macerarsi nei dubbi e una Smilza alle prese con problemi d’amore più grandi di lei. Ah, al casello è entrata (credo stabilmente) un’altra femmina, pelosa e ringhiante ma che ruba i cuori di chi ama i quattro zampe. Bè non siete ancora in libreria? Hop ragazzi che vale la strada fino alla libreria e ritorno alla poltrona.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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