I DIAVOLI SONO QUI

di Louise Penny

E niente, a me la Penny piace proprio, non è stato amore a prima vista, il primo che ho letto non è scorso via veloce, ma se poi ho preso per mano anche il secondo eccetera evidentemente qualcosa ci avevo trovato e il mio intuito difficilmente sbaglia. Gamache ormai è una figura familiare, come Reine Marie (sua moglie) le famiglie dei figli e tutta l’allegra tribù che vive a Tree Pines.

Le trame sono sempre complesse e intrecciano quel dilemma che fa parte della vita di tutti, vale più la nostra etica, la morale o sono più importanti le leggi dello Stato? Certo il capo, anzi l’ex capo della Sureté di Montreal è un personaggio complicato nella sua semplicità. Conscio che esistono il bianco e il nero ma anche di quante possono essere le sfumature di grigio.

I diavoli del titolo non sono in Quebec ma a Parigi e sono una citazione che il padrino di Gamache, il miliardario Stephen Horowitz gli ripete da quando, ancora bambino, lo portava a scoprire i giardini nascosti e gli edifici più significativi della ville lumiere. Del suo padrino si è sempre fidato ciecamente, le stranezze che ha commesso (di nascosto) negli ultimi tempi e le insinuazioni di un suo passato collaborazionista non riescono a scalfire comunque né l’affetto né la fiducia. A maggior ragione quando sotto i suoi occhi lo investono deliberatamente riuscendo quasi a ucciderlo e quando nel suo appartamento, Armande e la moglie trovano un cadavere mentre il probabile assassino è ancora in casa. Il dilemma, il dramma oserei, è quando si rende conto che chi ha ordito la trama in cui si trova invischiato, che coinvolge tutta la sua famiglia, potrebbe essere addirittura il capo della prefettura o il suo vice.

Avvincente avvolgente coinvolgente, ha un ulteriore pregio – vabbè almeno per me lo è – puoi interrompere la lettura, vivaddio nella vita c’è anche altro da fare, e non appena lo riprendi in mano, dalla prima riga sei di nuovo immersa nell’atmosfera, che  si sia interrotta la lettura in un momento angosciante o che lo si sia fatto in un momento gioioso onestamente non credo che sia facile mantenere un equilibrio nella scrittura che sia così fluido, anche nei passaggi ripeto, da momenti terribilmente drammatici come la morte violenta ad altri che inneggiano alla vita che va avanti, come una nascita.

Sullo sfondo, come le quinte di un teatro che cambiano di atto in atto, Parigi e il freddo Quebec, entrambi posti pieni di fascino e di vita, due mondi che più distanti non si potrebbe e ciononostante non riescono a scalfire minimamente la solidità delle figure protagoniste. Non perdetelo e se non l’avete ancora incontrata, leggete tutto quello che trovate, mi ringrazierete. Scommettiamo?

2021Stile Libero Big

pp. 616 € 16,00

ISBN 9788806248222

Traduzione di

Avatar di Sconosciuto

Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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