La bugiarda – Le Assassine centrano ancora l’obiettivo

Ancora un romanzo al femminile, forse più ancora perché la protagonista al contrario di quanto accade spesso, anziché lasciarsi usare dagli uomini, mette in campo tutta la sua intelligenza per usarli e raggiungere i suoi scopi. Scopi leciti, anzi ammirevoli, non altrettanto i metodi e le vie che usa. Figlia di un delinquente e una donna del tutto inutile, cresciuta in una casa ai bordi dell’autostrada – posizione strategica per gli affari del padre – impara fin da piccola che il mondo e la vita difficilmente hanno strade costellate di petali di rosa. Le hanno insegnato ad usare una pistola a capire dove sta il trucco e come aggirare gli ostacoli. Per un breve periodo Patience è stata anche una donna felice, il tempo in cui è stata sposata con un uomo meraviglioso, distante dal suo mondo, che la faceva sentire una regina e le ha dato due figlie. Purtroppo l’ha anche lasciata vedova e per tirare avanti, si deve inventare una nuova vita. Lo fa in maniera onesta, usando le sue risorse, la perfetta conoscenza dell’arabo, per collaborare come interprete per la polizia, ma quando vede una possibilità, grazie proprio a questa sua conoscenza, non si fa scrupolo di diventare La bugiarda del titolo. Io forse preferisco il titolo con cui è stato tradotto in inglese, The good mother, ma il perché lo capirete leggendolo. Haeelenore Cayre, che nella vita svolge la professione di avvocato penalista, ha cominciato a scrivere nel 2004, romanzi sceneggiature e se non sbaglio si è cimentata anche nella regia. Con la scrittura ha vinto una valanga di premi e a mio modesto parere, sono ampiamente meritati. La Casa Editrice – Le assassine – ha decisamente tenuto fede alla sua mission. Scovare e pubblicare autrici che in un modo o nell’altro scrivano donne. Sempre a mio avviso, la Cayre è anche oltre. Sicuramente la protagonista è una “criminale”, ma nel romanzo si va a fondo soprattutto della sua personalità, delle motivazioni che la spingono  a fare quel che fa. Una donna decisamente particolare, non solo per il carattere ma per la freddezza e la lucidità con cui affronta una situazione che definire più grande di lei, molto più grande di lei è poco. La scrittura in linea col personaggio principale, è lineare e distaccata eppure riesce a farci entrare in empatia con lei e quasi a fare il tifo. Un romanzo appassionante che consiglio caldamente.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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