Il mare con il suo rumore e il suo profumo, anche se non sono più quelli di una volta, rimane l’unico schermo su cui la signora Costanza proietta i suoi ricordi, le sono rimasti solo quelli e lei ringrazia di poterli avere. Quello che l’acqua le porta davanti alla finestra, rubato dalle onde alla spiaggetta dello strano palazzo in cui vive, in un pomeriggio di febbraio, la agghiaccia. Un abito bianco, un abito da sposa. La signora si fa accompagnare dalla fidata badante alla spiaggetta e il suo timore trova conferma. Nella grotta c’è una giovane donna, nuda, stesa e morta. Si sarebbe sposata il giorno dopo Francesca Valletta, di anni 28, che solo a tarda notte ritrova la sua identità, nel computer di Ottavia. Non ci sono indizi, non c’è il suo cellulare, gli abiti sono piegati, e la ferita mortale al petto fa sembrare quasi che si sia offerta alla morte. Si sarebbe sposata il giorno dopo Francesca, con un uomo dal cognome pesante, un cognome che fa arruffare le penne di Buffardi, il magistrato dell’antimafia che ritiene il caso suo di diritto. Vabbè ma questi sono dettagli, sappiamo che il giallo è preparato con ricetta e ingredienti eccellenti che lo chef maneggia con la consueta maestria. Quello che conta è il resto, de Giovanni da quelle nozze mancate tira fuori poesia (non che sia una novità). Potrebbe non sembrare, ma ognuno dei Bastardi (e ognuno di noi) ha un sentimento diverso rispetto a quella convenzione o sacramento. Ottavia che da tempo vive il suo matrimonio come un laccio in cui il figlio Riccardo fa da nodo scorsoio, se prima quel legame stringeva senza dolere, l’amore ricambiato per il commissario Palma lo ha trasformato in un qualcosa di terribile. Alex chissà, vorrebbe forse, perchè oltre a un sacramento le nozze sono un impegno, preso davanti al mondo e non si è pronti tutti allo stesso momento. Poi Romano che deve fare i conti con l’amore che spesso nulla ha a che fare con il matrimonio. Perchè al di là di tutto, ogni romanzo di Maurizio, è uno spartito che da voce ad ogni strumento e gli strumenti sono i lettori, ognuno col suo vissuto, con i suoi sogni , quelli realizzati e quelli che non si realizzano per paura quelli che restano tali perchè semplicemente non è destino. Uno spartito che comunque sia suonato, dà voce ad una melodia meravigliosa.
