Il gioco di Louise

Alzi la mano chi non ha mai sbirciato o è diventato follower di qualche vips (anche se temo sia più corretto influencer). Feste abiti da migliaia di dollari o euro, champagne, la cocaina è solo un plus, niente a che vedere con i tossici, almeno in apparenza. Luccicano nel buio, quello delle notti metropolitane, in questo caso di New York, lontane anni luce dalle notti di chi al mattino deve abbandonare il letto e con qualsiasi tempo affrontare metropolitane bus e ore di sonno perdute per andare al lavoro. (AL lavoro vi prego, anche se siete nati sotto il Po, abbiate il coraggio di chiedere a chi la grammatica se la ricorda, o al limite allenatevi a sentire la cacofonia di certe frasi. Scusate ma sta cosa mi manda ai matti). Ok eravamo alle notti folli che Lavinia, posta continuamente sui social. Louise le sogna da tempo, da quando viveva ancora in provincia e ha giurato a sè stessa che una volta a New York, in qualche modo ne avrebbe fatto parte. Forse l’incontro con Lavinia, del tutto casuale, o meglio non sapendo chi fosse, potrebbe essere la chiave che apre quella porta. Nel giro di poche ore da quando si conoscono, Louise viene letteralmente ingurgitata dalla ragazza, che la elegge amica del cuore, prestandole vestiti, trucchi, gli amici le feste, pagando tutto pur di non essere lasciata mai da sola. il gioco di Louise è diventare come uno di quei parassiti che vivono attaccati ad altri animali, per i quali sono di vitale importanza, ma che da un attimo all’altro potrebbero schiacciarli senza nemmeno accorgersene. Onestamente per essere un esordio va riconosciuto alla Burton che ha saputo tenere la tensione costante, qualche lungaggine a prima vista, nelle descrizioni dei party delle trasgressioni e perversioni, che nel bilancio finale, si rivelano invece, se non indispensabili, molto più che funzionali al tratteggio dei personaggi. Un noir essenziale (inteso come nella sua essenza profonda), con i protagonisti che volano come falene attorno a una lampada, diventando alternativamente vittime e carnefici.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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