Con Le colpe della notte, diamo il benvenuto anche a Silvia Sbaraglia

Ad essere onesta le aspettative per questo romanzo erano tutt’altro che alte. È però bastata la lettura del primo capitolo a farmi ricredere. Lanzetta per me è stata una rivelazione, come autore e come genere, essendo io poco amante del thriller.
Cristian è un adolescente con un’ossessione per i videogiochi e la vita in rete, ossessione che spesso è causa di litigi con il padre, un commissario di polizia. Proprio dopo un litigio particolarmente furioso, l’uomo compie qualcosa di devastante. Al suo rientro in casa, Cristian si trova davanti ad una scena sconvolgente. I suoi genitori morti in seguito ad un omicidio suicidio. Il ragazzo, comprensibilmente preda di attacchi di panico, viene inviato in una casa famiglia a Castellaccio, gestita da Flavio, uno psichiatra specializzato nel lavoro con i ragazzi. Nell’ambiente “protetto” in Cilento, Cristian impara cos’è l’amicizia, e come si possano creare legami forti con persone sconosciute. Con loro capirà cosa voglia dire non sentirsi fuori luogo, troppo diverso per essere accettato e di come sia possibile vivere una vita fuori dal mondo di internet, lontano da uno schermo che filtri il suo vero essere. Con loro che si immergerà nell’irrisolto, troverà la sconvolgente verità sulla morte dei genitori e sarà coinvolto in un caso di scomparsa che nonostante gli anni pesa ancora sugli animi di tutti. Un caso che vede coinvolto Flavio e i suoi due amici, Damiano e Stefano.
Lanzetta intreccia rendendole un unicum, due storie già singolarmente intricate e allo stesso tempo intrecciate tra di loro. Le colpe della notte è, inaspettatamente, il terzo volume di una trilogia (al link gli altri titoli). Non ci si accorge di questa “dipendenza” perché l’autore riesce a mostrare chiaramente il passato dei tre amici di Castellaccio, Flavio, Damiano e Stefano, palesandoci anche il vecchio caso, che riesce a integrare perfettamente con la nuova vicenda, quella di Cristian e dei suoi, di amici, creando anche una certa simmetria con il passato. Il tutto dando solo qualche indizio sulle vicende passate che invogliano ma non obbligano il lettore, a leggere i romanzi precedenti. La capacità di Antonio Lanzetta è proprio questa: ti sa dare e togliere, senza lasciarti mai con l’amaro in bocca.
Tra flash-back, colpi di scena, immedesimazione, feeling con i personaggi, descrizioni da brividi e un alto tasso di adrenalina, ti rapisce e ti restituisce al mondo completamente cambiato. Per chi ha voglia di brividi, ma anche di speranza e fiducia, è il romanzo perfetto per passare questa estate e sopravvivere a questo caldo.

Articolo di Silvia Sbaraglia

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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