Nero a Milano (nonostante tutto questo sole)

Marco Tanzi e Luca Betti ve li ricordate no? Uno ha fatto un casino della sua vita, l’ha buttata nel cesso più vicino e poi faticosamente l’ha ricostruita, l’altro l’ha vista finire nello stesso cesso senza buttarcela lui e la risalita è ancora in corso. Marco, il bello e dannato, adesso fa l’investigatore privato, grazie alle conoscenze rimastegli da quando era un poliziotto e a quelle arrivate nella sua vita da barbone, lo fa anche con un certo successo. Luca, boh, vaga nella vita cercando di fare quello che ritiene giusto, ce la mette tutta per fare le cose nel modo migliore. Sul lavoro con l’ex moglie con la figlia, non è facile, gli pesa e glielo fanno pesare ma va avanti (anche se a volte…). In Nero a Milano si intrecciano i casi seguiti da Tanzi (una brutta brutta storia) e Betti (un po’ meno brutta ma tosta comunque) con la regia di un Romano De Marco in piena forma. L’ho già scritto molte volte, tenere il ritmo e riuscire a scrivere dei seriali che non siano la fotocopia di sè stessi è difficile ma De Marco lo fa apparentemente senza fatica. La trama, anzi le trame sono perfettamente costruite, la scrittura è veloce ed essenziale ma mai scarna. Come sempre, chi scrive senza la pretesa di essere Tolstoj, ma con competenza e fantasia, produce ottimi libri. Non fatevelo mancare in queste sere calde o nel we, garantisco che non ve ne pentirete.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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