Sono in ferie e leggo – Non fateci l’abitudine e intanto godetevi una Sardegna a tutto tondo

L’isola delle anime ho cominciato idealmente a leggerlo quando Piergiorgio ha iniziato a pubblicare le immagini della carazza ’e boe – una delle maschere che più riescono a suggestionare e a trasportarti immediatamente in quel posto che banalmente definiamo sempre un po’ magico. Dico banalmente perchè la Sardegna, magica lo è davvero. Andando oltre i clichè dei posti da ricchi sulla costa (che comunque un’acqua così la trovi ai Caraibi e alla Maldive), oltre il folklore che conoscono un po’ tutti, è forse il posto in Italia dove è possibile davvero trovare la nostra anima più primitiva. Pulixi che in Sardegna ci è nato e cresciuto, la conosce a fondo e dopo aver imparato a prendere le distanze da quello che l’amore ti nasconde, ha scritto un romanzo che la racconta a fondo, con tutto il suo bello e il suo “brutto”. Lo fa mettendosi nei panni (perchè non finirò mai di ripeterlo, pochi uomini riescono a entrare nella mente delle donne come lui), di due poliziotte, una sarda e una milanese. Un doppio sguardo, interno ed esterno, su riti antichissimi che resistono e anche ai giorni nostri possono sfociare in veri e propri reati. Il racconto di qualcosa che va ben al di là delle tradizioni, un immersione in sè stessi attraverso il confronto con quello che è molto più che difficile da capire, con l’intrecciarsi di vita e morte che nel cuore della Sardegna è ancora vivo e non mediato, quell’accettazione della natura che prescinde da quanto la religione ha edulcorato, che prevede di sottostare a quanto la “divinità” richiede per permettere la vita. Ci racconta tutto questo con un romanzo che viaggia su due binari, una prima parte che introduce e accompagna, novello Virgilio, il lettore nei meandri più profondi e sconosciuti in una terra chiusa, quasi inesplorata, selvatica e abitata da gente altrettanto inesplorata e selvaggia. Poi un giallo che da cold case diventa attualissimo, intrigante e perfetto nel suo svolgimento e dolorosamente bello nella descrizione delle due poliziotte protagoniste. Vi consiglio anche di leggere, prima o dopo il libro è indifferente, la bella (e non perchè è mia amica), intervista di Cristina Aicardi per MilanoNera

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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