Lo Zoo di Paola Barbato

Qualcuno lo ha letto (o almeno lo ha cominciato) su wattpad, dove questa folle donna, lo ha pubblicato a capitoletti, prima che si parlasse di pubblicazione del libro. Io ho cominciato a leggerlo mentre leggevo la fatica precedente Io so chi sei e vi assicuro che se già di suo quello era inquietante, leggendo i capitoli di Zoo, e scoprire che pur andando ognuno per la sua strada, erano in qualche modo legati uno all’altro, ha fatto salire l’inquietitudine ( dai cercate di non essere pignoli) alle stelle. Vabbè, a riassumervi la trama manco ci provo, la Barbato è diabolica a dire poco e comunque non riuscirei a farlo senza raccontarvi qualcosa che vi anticiperebbe la sorpresa durante la lettura. In compenso vi dico con tutto il cuore, non fatevelo scappare. Non ci pensate proprio. Vi angoscerà vi farà venire attacchi di claustrofobia, vi farà incazzare e poi sperare, fare il tifo, dare (inascoltati) consigli. In buona sostanza vi precipiterà in un incubo da cui non vedrete l’ora di uscire ma vi sarà impossibile farlo abbandonando, dovrete arrivare alla fine, senza se e senza ma. Ancora più ansiogeno il fatto che questa donna, una frikettona (nella sua accezione bonaria), cresciuta e diventata madre di famiglia mantenendo lo spirito di una ragazzina e nello stesso tempo una saggezza che è di poche, riesca a immaginarsi le atrocità che scrive. Ma per lei (come per tutti gli scrittori che ci fanno tenere la luce accesa di notte), ringraziamo il cielo e speriamo che le muse non li lascino mai. Ah, per i pochi a cui fosse sfuggito di chi sto parlando, la signora è anche sceneggiatrice di Dylan Dog (perdire)

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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