Tre nomi (anche se in realtà ne ha usati molti di più), per un solo uomo. Salvatore Albert Lombino, è poi diventato legalmente Evan Hunter (scelta singolare a mio parere), è diventato famoso con lo pseudonimo di ed McBain sebbene alcuni romanzi e sceneggiature Gli uccelli di Hitchock per dirne uno, sono firmati Hunter. Autore di centinaia di romanzi con più protagonisti seriali e altri pseudonimi, è noto (almeno in Italia) al grande pubblico, per la serie di romanzi dedicata all’87° distretto. Una squadra al posto dell’investigatore solitario o del poliziotto che spicca su tutti. Sono uomini con caratteri caratteristiche vite diverse, lavorano in un posto che non c’è, sembra Manhattan rovesciata ma si chiama Isola. In Italia li ha portati Mondadori e in casa mia, grazie mamma grazie pà, ogni settimana puntuale arrivava il libriccino giallo. McBain è stato, dopo i gialli per ragazzi, perchè diciamo la verità, Nancy Drew e gli Hardy boys li abbiamo avuti tutti per le mani, niente dopo quelli dicevo, e zia Agatha, McBain è stato forse il primo seriale della mia vita da grande (non ci giuro perchè ormai sapete anche voi che ho una certa e il neurone è quel che è), ma se non il primo uno dei. Ho amato Steve Carella e sua moglie Teddy, e ho amato tutti gli altri poliziotti, chi più chi meno il capitano Marshall Frick il tenente Byrnes e vari agenti Eileen Burke, Bert Kling Meyer Meyer (ne mancano alcuni ma li trovate nei libri). Davvero ottima l’idea di Einaudi che ripropone le storie dell’87°, con una nuova veste grafica decisamente accattivante, io avrei forse lasciato i titoli originali (nel senso della prima traduzione italiana), ma anche così, un’occasione ghiotta per chi già lo amava e un’opportunità da non perdere per chi, magari per ragioni anagrafiche, non ha avuto occasione di conoscerlo. Ah, se leggendolo per la prima volta doveste avere la sensazione di conoscere qualcosa di simile, probabilmente è perchè avete letto (o visto), I Bastardi di Pizzofalcone, de Giovanni ha espressamente dichiarato di amare McBain al punto di averlo voluto omaggiare. (Cosa che gli è riuscita alla grande saltando a piè pari la scopiazzatura, ma ispirandosi)
