La borsa (come un oggetto comune può diventare un’arma micidiale)

Le chiavi di casa, quelle dell’auto il cellulare e il pupazzetto del figlio. Poi i documenti il portafoglio le carte di credito, una piccola trousse col necessario per il trucco, le ballerine per scendere finalmente dai tacchi. Una vita insomma, nella borsa di una donna in linea di massima si trova di tutto, non nella borsa che si trascina stancamente Anne Marie Caravelle. Lei vive più o meno per strada da una vita, la sua breve maledetta vita. Partorita da una madre che non l’ha mai guardata nè toccata, l’ha cresciuta una vicina che per una contorta forma d’amore e di possesso l’ha tenuta nascosta, isolata da un mondo che intuiva confusamente esistere. Un romanzo durissimo questo di Solène Bakowski, nero, spietato e terribile. La vita di Anne Marie è tutta in quella borsa, letteralmente. La sua storia i suoi sentimenti, confusi inadeguati malati eppure così normali nella loro straordinarietà. Un romanzo da non perdere assolutamente per tante ragioni. Perchè usa un linguaggio secco e dolce allo stesso tempo, che può ricordare Carrere e Lemaitre, perchè parla donne nelle loro innumerevoli sfaccettature, perchè è una storia che potrebbe nascere e svilupparsi dietro la porta dei nostri dirimpettai. Ottima intuizione di una casa editrice (le assassine) nuova e tutta al femminile, che ha scelto una linea editoriale innovativa coraggiosa e al momento decisamente riuscita.

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Autore: Coleichelegge

Innamorata perennemente incazzata politicamente scorretta inesorabilmente libera

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