Sogno di andare un giorno in un posto dove io abbia voce. posso permettermelo, perchè non ho un contratto con la Rai, nè con canale 5, posso permettermelo perchè so usare l’italiano e potrei dire tutto senza rischiare l’arresto. Posso permettermelo perchè non ho paura. Posso permettermelo perchè non ho nulla da perdere, nemmeno la faccia. Berlusconi Fini Bersani e tutti gli altri in fila. Sogno di poter arrivare davanti a una telecamera, sulla prima pagina di un giornale nazionale, e di poter urlare in faccia a questi signori che mi hanno rotto i maroni, che li licenzio, che non possono appellarsi a niente, perchè sono al nostro servizio, non il contrario. Sogno di metterli con le spalle al muro, di potergli dire che non me ne frega niente di cosa fanno del loro privato, nè della figura di merda che mi fanno fare in quanto italiana, perchè se l’Italia non avesse disoccupazione, se non avessimo le carceri piene, i processi più lunghi del mondo, i politici più collusi, se non avessimo la mafia la camorra la ndrangheta la sacra corona il terroristi neri i terroristi rossi, i pentiti e gli sciammannati. Se non avessimo i giornalisti più leccaculo del mondo, nessuno si potrebbe permettere di ridere se Berlusconi fa le corna o il cucù. Se invece di spendere i soldi del paese in aerei da guerra, fossero spesi per la sanità o le case o per creare posti di lavoro, caro Berlusconi, potresti fare anche maramao. Sogno un giornalista, uno solo che non abbia paura, di perdere il posto, sogno che in questo paese del cavolo si alzi una voce, una sola. Un giornalista che sia ricco a sufficienza da potersene fregare, che non finga di essere contro. Uno, uno solo che dica finalmente in faccia a chi ci governa, che non può permettersi nulla. Sogno che qualcuno risponda alle mie provocazioni, e si renda conto che gli strumenti li abbiamo. Voglio un paese in cui la coscienza civile si risvegli, con intelligenza. Sogno un paese in cui tutti abbiano voce, e imparino ad usarla. Senza urlare, non serve.
