Mi rendo conto che a distanza di una sola settimana, il BCM sembra già roba vecchia, ma i lettori son gente seria, che conosce il valore delle parole e per cui i libri sono sempre validi, quindi un breve resoconto, con suggerimenti per chi li vuole. Vi avevo lasciato con de Giovanni al Franco Parenti, dopo un rapido rifocillamento, ci siamo spostati (sì si viaggia in blocco fra blogger e amici), di nuovo a Palazzo Morando, gli eventi gialli e noir li hanno concentrati nello spazio adiacente alla mostra Milano e la Mala, visibile e che consiglio fortemente, fino all’11 febbraio, che raccoglie la storia criminale della città, dalla rapina (tristemente famosa di via Osoppo a Vallanzasca. Torniamo ai libri. Riuscite a immaginare Malvaldi e Robecchi insieme? Avrebbero dovuto parlare dei luoghi di Milano, La geografia milanese del noir, e lo hanno fatto, a modo loro, mescolando riflessioni serie su come Milano sia ormai “divisa” da confini precisissimi e definiti da non si sa bene cosa, quindi per il mondo la fuori esiste il quadrilatero, dove per inciso stazionano telecamere in attesa di vips che fanno shopping, zona movida, dove giustamente si mescolano vips in locali esclusivi e gente di ogni tipo fuori che si sballa di alcool e roba (ma di quelli costosi) e periferie più o meno degradate. Il più delle volte indicate dai nostri amati scrittori, che ambientando le loro storie hanno riscritto appunto la geografia. La gente normale dite? Quella che al mattino va al lavoro e la sera fa la spesa prima di tornare davanti alla tv? Boh, da qualche parte ci sarà, ma non è dato sapere esattamente dove. A seguire Piero Colaprico, un nome che non ha bisogno di presentazioni, ha fatto una presentazione spettacolo con Arianna Scommegna (per inciso, cercatela e andate ad applaudirla) del suo La strategia della lucertola, se avete amato Scerbanenco, se vi piacciono i romanzi con gente brutta e cattiva, ma dove in qualche modo la giustizia un pochino riesce ad averla vinta, non ve lo perdete. Il sabato si è concluso con un simpatico teste a teste, noir contemporaneo VS storico, nomi da non perdere e cercare in libreria, Marilù Oliva Romano De Marco Marcello Simoni e Nicola Verde, storie per tutti i gusti (purché noir), che nessuno dovrebbe lasciarsi scappare. La domenica ve la risparmio, vi dico solo Manzini Robecchi (e non avete idea di cosa c’era al salone d’onore della Triennale), Triennale dove per altro mi sono imbattuta, senza ahimè poterlo stalkerare in quanto al telefono, lui, in Valerio Mastrandrea, che vi ricordo al cinema con lo splendido The Place. Due chicche just for you, Manizi teneva in mano la copia staffetta della raccolta Sellerio che immagino abbiate già tutti (e chi non ce l’ha corra in libreria che la libidine è garantita). Voci di corridoio, sussurrano che presto, oltre ai già amati Bastardi e Schiavone, potremmo finalmente sapere che faccia ha il Monterossi
